Storia e cultura |
Parco Internazionale della Resistenza e della Pace Le Valli di Lanzo hanno avuto un ruolo rilevante nella lotta partigiana di liberazione. Il Colle del Lys, anche per la tragicità degli eventi di cui fu teatro, è considerato uno dei simboli della Resistenza nelle Valli di Lanzo e di Susa. Sul piazzale del colle un monumento cilindrico ricorda i 2024 partigiani caduti nelle valli. Dal luglio del 2000 è stato inaugurato il Centro Ecomuseale del Colle del Lys: l'ex casa cantoniera ospita una mostra permanente sulla storia locale della Resistenza e fornisce supporti multimediali che facilitano la fruizione e la comprensione della storia. L'Ecomuseo comprende anche suggestivi itinerari a piedi, i Sentieri dei Partigiani, camminamenti segnalati e commentati da pannelli decrittivi, recuperati quale memoria degli avvenimenti accaduti fra il 1943 e il 1945. I due più importanti percorsi rivalutati sono: Frazione Toglie - Colle del Lys, sentiero che, in 2 ore e 45 minuti, congiunge la località di Toglie (storicamente importante perché, nell'estate del 1944, fu zona libera e sperimentò forme di governo democratico) al Colle; Colle del Lys - Madonna della Bassa - Colle del Lys, itinerario ad anello che, in circa 3 ore, permette di raggiungere facilmente il santuario della Madonna della Bassa, in Val di Susa, che fu sede di quartier generali dei partigiani. L'obiettivo dell'Ecomuseo è di sensibilizzare il recupero della memoria storica e di far riflettere sul collegamento tra passato e presente. Per informazioni: www.colledellys.it Centro Permanente di Cultura dei Valori Civili di Bertesseno Nel 2006 il Comune di Viù, sotto la direzione artistica di C.A.S.T. (Consulenza Animazione Spettacoli Teatrali), ha inaugurato nella frazione Bertesseno il Centro Permanente di Cultura dei Valori Civili. L'iniziativa è nata dalla convinzione che questa località, per collocazione e storia, racchiuda in sè un fascino particolare e che sia luogo ideale per la riflessione su diritti, doveri, libertà, giustizia, carta costituzionale. Il linguaggio scelto per stimolare riflessioni e trasmettere suggestioni ed emozioni, è quello teatrale, in grado di rendere accessibile a tutti il prodotto del lavoro degli studiosi, trasformandolo in patrimonio della collettività. Ogni anno la rassegna "Fermarsi a Bertesseno" propone laboratori, incontri, rappresentazioni, performance creative legati da un unico filo conduttore concernenete la tematica dei diritti civili. Per informazioni: www.cast-torino.it Percorso Sindonico Le tesi del passaggio del Sacro Sudario attraverso i valichi delle Valli di Lanzo sono due. Secondo Giovanni Donna d'Oldenico, fondatore della Società Storica delle Valli di Lanzo, la Sindone sarebbe passata attraverso la Val d'Ala nel 1535. Ne sarebbero testimonianza gli affreschi del Ruciass di Balme e quelli della Cappella di San Sebastiano e San Fabiano a Voragno. L'ipotesi del passaggio in Val di Viù è stata invece formulata da don Luigi Caccia. Nel 1578 la Sindone venne definitivamente trasportata a Torino da Chambery: il valico dell'Autaret avrebbe potuto essere scelto in quanto sicuro e percorribile a cavallo. Anche i reperti sparsi nella Val di Viù sembrano fornire una traccia d'itinerario. Nella zona del Colle del Lys, in frazione Biolaj, una lapide marmorea posta sopra la porta d'ingresso della Cappella della Santa Sindone e di San Giuseppe recita in latino: "Questo sacello fu costruito nell'anno del Signore 1731 in onore della Santa Sindone e di San Giuseppe per iniziativa di Giuseppe Dragonerio servitore del Re il quale, confidando più nel Signore dei cieli che nei potenti della terra, lo diede in dono a Dio". Centro Ecomuseale del Colle del Lys |